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Un Centro per ricordare Giulia Spinello

Giulia Spinello nel gennaio 2013 aveva svolto a Carceri il suo campo di formazione per giovani capi ed era rimasta affascinata dal silenzio e dall’atmosfera del monastero. Era capo nel Cerchio di Santa Giustina in Colle a nord di Padova. Il 31 maggio di quell’anno, a vent’un anni, perde la vita a causa di un tragico investimento nel quale, chi guida la macchina non si ferma, ma trascina Giulia provocandone la morte. Mamma Marina, papà Angelo, la sorella Sara e il fratello Federico hanno deciso di sostenere generosamente il restauro della casa che accoglierà il Centro, in modo che Giulia venga ricordata da molti scout e il suo esempio di ragazza semplice, umile e allegra contagi molti giovani. Scrivono mamma e papà di lei “Giulia sprigionava allegria e voglia di vivere; la manifestazione di questo suo stato d’animo era il sorriso sincero che le illuminava il volto ogni momento della giornata. La sua pace interiore e la sua mitezza d’animo erano doti preziose che facevano di Giulia una persona calma, riflessiva, precisa ma allo stesso tempo determinata e coerente con se stessa e gli altri. Il suo era un donarsi sincero, libero da interessi personali o da tornaconto. Come genitori dobbiamo essere fieri di come Giulia ha vissuto in purezza, onestà, dedizione, spirito di sacrificio, amore verso la famiglia e il prossimo.” Giulia amava profondamente la saga di Harry Potter; in quel romanzo Silente dice: “Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre anche quando la persona che ci ha amato non c’è più. E’ una cosa che ti resta dentro, nella pelle.” Chi verrà a Carceri, nel Centro intitolato a lei, potrà percepire ancora il silenzioso ma affettuoso sorriso di Giulia, solare segno dell’amore di Dio.

 

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